Khajuraho, la città dei templi indiani

Khajuraho è la città dei templi indiani, ben 88 anche se solo 22 templi sono arrivati a noi perfettamente conservati.

Eccoci arrivati in questo viaggio virtuale in India, a 600 km da Delhi, nella regione di Madhya Pradesh, in questo piccolo centro molto famoso proprio per questi edifici religiosi, templi medievali induisti e giainisti.

Figure erotiche, amplessi, organi sessuali in evidenza, corpi nudi, sensuali e provocanti lavorati nella pietra: le figure degli amanti sono statue di pietra che ben rappresentano il cuore dell’arte erotica indiana di un certo periodo. Il corpo viene infatti inteso e vissuto come tempio, che merita rispetto e adorazione, in tutte le sue forme.

L’erotismo è visto come massima rappresentazione di questo concetto, senza pudori o colpevolizzazioni. Secondo gli scritti tantrici l’amplesso permette infatti  di raggiungere l’Unità suprema, l’unione cioè del maschile con il femminile, finalmente ricongiunti. Interessante vedere come la donna non sia mai ‘oggetto’, ma sempre ‘soggetto’ della rappresentazione.

Bisogna sottolineare che le statue erotiche adornano la parte esterna dei templi sono solo il 10%, il restante rappresenta gli esseri umani indaffarati nelle attività di tutti i giorni, sottolineando i cambiamenti fisici e le trasformazioni del corpo durante gli anni. Le statue erotiche non sono comunque  presenti all’interno del tempio, dove si trovano invece le divinità.

Patrimonio dell’Unesco dal 1986, i templi del Khajuraho sono una tappa obbligata per chiunque voglia scoprire un po’ alla volta,  tutti i lati dell’India.

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