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Deserto del Thar

Il Deserto del Thar tocca quattro Stati dell’ India, ma la gran parte del “Grande Deserto Indiano” è nel Rajasthan occidentale e nella regione pakistana del Sindh.

Il nome di questa area desertica ha origine dalla parola Thul che significa enormi dune di sabbia, quelle appunto presenti nella regione. Con una media annuale di 100-500 millimetri di pioggia dovuta alla prevalenza di venti particolarmente secchi, la zona è per gran parte una regione bruciata dal sole e battuta da venti fortissimi dove gli unici paesaggi sono dune di sabbia, pietre e poca vegetazione erbosa e cespugliosa.

Rajasthan

La suggestiva Rajasthan

Le uniche aree abitate del deserto del Thar sono limitate a oasi di bellezza straordinaria come nel caso di Jaisalmer, con popolazione dedita per lo più alla pastorizia, all’allevamento dei cammelli e all’estrazione di gesso e di sale, unici prodotti di questo arido territorio.

Nella grande regione del Rajasthan, il deserto si presenta come un’immensa distesa di sabbia e dune che si estende lungo la frontiera col Pakistan e fino alle catene montuose dell’ Aravalli. Molti sono i villaggi di fango, terra e sterco di vacca, decorati con motivi e colori affascinanti che sorgono lungo le numerose oasi e, un tempo, era questa la strada battuta dalle carovane dei mercanti che trasportavano preziose merci dalla Cina e dall’India stessa verso la Persia e l’Asia Minore.

Ancora oggi è facile incontrare carovane di nomadi che, coi loro cammelli, si muovono da un villaggio all’altro. Tipico e coloratissimo l’abbigliamento delle donne: una fantasia di tinte che brilla nel sole rovente e tra la sabbia dorata delle dune.

Le caratteristiche estreme del luogo hanno fatto sì che questo sia ricchissimo di specie endemiche di animali, in particolare lucertole e serpenti. I pochi arbusti presenti forniscono inoltre sostentamento alla grande otarda indiana, in pericolo di estinzione, e alle gazzelle, qui chiamate chikara, oltre alla grande quantità di uccelli migratori in transito come il gallo cedrone, l’oca, la quaglia, l’anatra e il francolino.

La leggenda del deserto del Thar

Secono la leggenda ecco come prese vita questa zona. Il Signore Rama, protagonista dell’epica Ramayana, un giorno si preparò a scagliare una freccia contro Lanka, capitale del regno del demone Ravana.

Questo demone era qui che teneva prigioniera Sita, la moglie del dio. Ma il potere distruttivo delle frecce di Rama era tale che gli dei lo supplicarono di desistere dal suo proposito di distruzione.

Una volta teso l’arco era però impossibile non scoccare la freccia, così Rama indirizzò la sua freccia verso un mare lontano, che il calore prosciugò, e al cui posto emerse un arido e bollente deserto: il deserto del Thar!

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